
Il pannello a idrogeno
I sistemi fotovoltaici tradizionali hanno una resa tra il 18 e il 20%: utilizzarli per separare idrogeno e ossigeno dall’acqua significa disperdere buona parte dell’energia raccolta. Non a caso, la maggior parte dell’idrogeno viene prodotto da sistemi alimentati da petrolio o altri gas poco compatibili con la sostenibilità ambientale.
La recente innovazione dei ricercatori della Katholieke Universiteit di Leuven (Belgio) consiste nell’aver creato celle fotovoltaiche in grado di convertire direttamente il 15% della luce solare in idrogeno. Il sistema, attualmente solo un prototipo, sfrutta l’umidità presente naturalmente nell’aria e riesce a produrre 250 litri di idrogeno al giorno di media. Installando una ventina di questi pannelli, l’idrogeno prodotto dovrebbe garantire elettricità e riscaldamento di un’abitazione ben isolata per un intero inverno, mentre raddoppiando la metratura vi sarebbe sufficiente idrogeno da rifornire un’auto elettrica per un anno.
L’innovazione è pronta per essere testata al di fuori del campus universitario: una casa nella cittadina di Oud-Heverlee, nel Brabante Fiammingo, è stata scelta come sito di sperimentazione domestica. Se i primi test dovessero essere un successo, altri 20 pannelli verrebbero installati in prossimità di una stradina residenziale in modo da rifornire 39 famiglie del circondario.
L’idrogeno prodotto durante l’estate verrà stoccato in un contenitore pressurizzato sotterraneo pronto a essere riutilizzato in inverno per produrre calore ed elettricità. Secondo i ricercatori, ogni impianto domestico necessiterebbe di un contenitore di stoccaggio di massimo 4 metri cubi, non più grande di una tanica di benzina. Attualmente, però, non vi sono stime di costi né tabelle di marcia per la produzione in serie.