
Conto Termico 2.0 – Tetti di spesa e scadenze…
Il Conto Termico 2.0 ha preso il via il 31 Maggio 2016 a seguito dell’emanazione del Decreto Ministeriale 16 Febbraio 2016.
Per interventi svolti da soggetti privati (persone fisiche e giuridiche) il tetto massimo di spesa “annua” è pari a 700 Milioni di euro, mentre per interventi riferiti alle amministrazioni pubbliche il tetto si spesa annuo è pari a 200 Milioni di euro.
Il Conto Termico 2.0 è un incentivo stabile e non ha una propria scadenza a differenza delle detrazioni fiscali che ogni anno vengono prorogate. Inoltre, a differenza delle detrazioni fiscali, è possibile ottenere il Conto Termico 2.0 anche per interventi eseguiti su “beni merce” (immobili gestiti da costruttori o da società immobiliari) e per gli interventi svolti dalle Onlus (parrocchie, oratori, etc…).
Dal 1° Giugno 2016 ad oggi sono stati impegnati un totale di incentivi pari a 193 Milioni di euro. Ci troviamo ben al di sotto dei limiti annui previsti dalla normativa nonostante ci sia stato un sensibile aumento di domande di incentivo rispetto al 1° Conto termico che non ha avuto un grande successo.
Con il Conto Termico 2.0 sono state apportate alcune modifiche sostanziali: riduzione delle tempistiche di erogazione (90 giorni max dalla data di accettazione della domanda) e l’aumento della soglia limite (€ 5.000) per l’ottenimento in un unica soluzione dell’incentivo contro i 2 o 5 anni previsti per incentivi superiori.
Ad oggi risulta essere un incentivo molto appetibile per gli utenti finali e “strategico” per le aziende che operano nel settore degli interventi di “riqualificazione energetica”.
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Il seguente link rimanda al “Contatore del Conto termico” che viene costantemente aggiornato dal GSE: contatore incentivi GSE